L’Yijing, o “Libro dei Mutamenti”, è molto più di un semplice strumento di divinazione.
Si tratta di una guida spirituale e pratica che permette di navigare attraverso i mutamenti della vita, connettendoci con la nostra essenza più profonda e aiutandoci a comprendere il flusso naturale dell’esistenza.
In questa introduzione al corso base di Yijing, tenuto dal docente Silvano Zanon presso Shendao, Scuola di Arti taoiste, esploreremo le radici, i significati e le pratiche associate a questo antico testo, che continua a ispirare e guidare generazioni di cercatori di verità.
L’ESSENZA DELL’YIJING 易經 : MUTAMENTO E CONNESSIONE
Letteralmente “Yijing” significa “Libro dei Mutamenti”.
Il concetto di mutamento è centrale nella filosofia cinese e
in particolare in quella taoista.
Il mutamento rappresenta l’essenza stessa della vita: tutto è in continuo movimento, nulla rimane statico.
È il mutamento l’unica costante dell’universo, una verità tanto semplice quanto potente, che ci ricorda come la vita
sia un fluire continuo di energie, situazioni e stati d’animo.
Il mutamento è il cuore pulsante dell’Yijing, dove l’ideogramma 易”Yi” indica un cambiamento che non è ciclico o prevedibile, ma imprevisto, qualcosa che sorprende e sfida ad adattarsi.
L’ideogramma 經jing significa trama, testo classico.
Attraverso le sue immagini, simboli e il movimento delle sue linee, l’Yijing aiuta a comprendere i cambiamenti e a
sviluppare una consapevolezza più profonda della propria vita e del proprio cammino.
Silvano Zanon sottolinea l’importanza di approcciare l’Yijing con umiltà e rispetto.
Non si tratta di un semplice esercizio intellettuale, ma di un’esperienza interiore che richiede pratica e dedizione.
Per poter utilizzare l’Yijing come strumento di crescita personale, è fondamentale imparare a formulare correttamente le domande e, soprattutto, a leggere le
risposte senza forzare interpretazioni soggettive. Inizialmente può essere utile seguire un protocollo rigoroso per evitare che la “scimmia”, ovvero la parte emozionale o la mente razionale – che tutto controlla- interferisca con il processo di consultazione.
ORIGINI E TRADIZIONI: UN PERCORSO MILLENARIO
Le radici dell’Yijing affondano in una tradizione millenaria, che ha visto evolversi questo testo attraverso diverse epoche e interpretazioni.
La leggenda narra che il saggio Fuxi, ispirato dalla visione del carapace di una tartaruga, abbia creato i trigrammi, i quali rappresentano le forze fondamentali della natura. Successivamente Re Wen, della dinastia Zhou, organizzò i
trigrammi in esagrammi, strutturando così i 64 simboli che compongono oggi l’Yijing.
Suo figlio, Re Wu, completò l’opera con l’aggiunta di commentari, mentre Confucio, cinquecento anni dopo, ampliò ulteriormente il significato dell’Yijing scrivendo i “Dieci Ali”, testi che offrono prospettive diverse su questo prezioso libro.
L’Yijing è stato anche uno dei testi classici fondamentali per la formazione dei funzionari imperiali cinesi, dimostrando il suo valore non solo come strumento di divinazione, ma anche come guida per un buon governo, per la crescita interiore e la comprensione del mondo.
Nel corso base, si esplorano le principali interpretazioni dell’Yijing: quella taoista, quella confuciana e quella numerologica.
Ogni approccio offre una lente diversa attraverso cui
leggere e comprendere il testo, arricchendo così l’esperienza e la comprensione di sé stessi e del mondo.
LA PRATICA DELL’YIJING: UN DIALOGO CON LO SHEN
Lo Shen è la parte di noi in connessione diretta con il Cielo e la Terra, che percepisce le verità nascoste e che guida verso la saggezza e la comprensione.
Consultare l’Yijing non significa predire il futuro, ma piuttosto comprendere il presente per orientare le proprie azioni in armonia con il flusso della vita.
L’Yijing parla attraverso simboli e immagini che comunicano direttamente con lo Shen, bypassando la mente razionale e
raggiungendo le profondità del nostro essere.
È cruciale saper formulare in modo corretto la domanda. Non si tratta di porre un semplice quesito, ma di impegnarsi pienamente nel processo, di entrare in sintonia con il proprio stato interiore e con il momento presente.
Il quesito si pone lanciando tre monete.
Le tre monete, simbolo della connessione tra Cielo, Uomo e Terra, cadendo, riflettono l’energia del consultante, rivelando il movimento delle forze Yin e Yang in relazione alla domanda posta.
Questo atto non è quindi un semplice gesto meccanico ma un trasferimento energetico che mostra la situazione attuale.
IL MOVIMENTO: EQUILIBRIO TRA LO YIN E LO YANG
L’Yijing riflette la filosofia taoista attraverso il principio dell’equilibrio tra Yin e Yang, le due forze che governano l’universo.
Yin e Yang non sono in opposizione, ma si completano a
vicenda, creando un equilibrio dinamico che è alla base di ogni mutamento.
Questo equilibrio è rappresentato nei 64 esagrammi, ognuno dei quali è composto da sei linee che
possono essere intere (Yang) o spezzate (Yin).
ESAGRAMMI: SPECCHI DELLA VITA E DELLO SPIRITO
Gli esagrammi dell’Yijing sono come specchi che riflettono la condizione interiore e la situazione in cui ci troviamo.
Ogni esagramma offre una visione unica delle dinamiche
energetiche in gioco, mostrando non solo dove siamo, ma anche come siamo arrivati a quel punto e cosa possiamo fare per evolvere.
Gli esagrammi non sono statici ma in continuo mutamento, proprio come la vita stessa.
Nel corso base si apprenderà che sono le linee mutanti, all’interno degli esagrammi, a dare indicazioni sul movimento e la trasformazione della situazione.
Silvano Zanon invita a non adagiarsi nelle situazioni di apparente perfezione, come quella rappresentata dall’esagramma 63 “Dopo il compimento”, le cui linee occupano tutte il loro peculiare posto perfetto.
Tuttavia, questa apparente perfezione contiene già in sé il seme del “disordine”, poiché il cambiamento è inevitabile.
Così come l’esagramma 64, “Prima del compimento”, simboleggia il caos ordinato, un punto di partenza per un nuovo ciclo di evoluzione. Questi due esagrammi ci insegnano che l’equilibrio non è uno stato fisso, ma un
processo continuo di adattamento e trasformazione.
Ed è proprio in questa verità che risiede il suo valore: non esiste una situazione che non possa essere mutata, trasformata o evoluta.
LA SINCRONICITÀ: UN CONCETTO CHIAVE
Un aspetto fondamentale dell’Yijing è la sincronicità, un concetto introdotto in occidente da Carl Gustav Jung.
La sincronicità si riferisce a quegli eventi che, pur non essendo collegati da una relazione di causa-effetto, sono connessi da un significato comune.
Quando consultiamo l’Yijing, il lancio delle monete o degli steli di Achillea (metodo antico) non è un atto casuale, ma un gesto che riflette lo stato interiore in quel preciso momento. Le monete o gli steli cadono in modo da manifestare il nostro Shen, rivelando la risposta dell’universo alla nostra domanda.
Questo principio di sincronicità è alla base della divinazione nell’Yijing: le risposte che riceviamo sono indicazioni su come le energie si stanno muovendo nel presente e quali
direzioni possono prendere.
L’Yijing porta chiarezza, mostrando quali sono le forze in gioco, aiutandoci a prendere decisioni sagge e in armonia con il Tao, il grande flusso dell’esistenza.
INVITO ALLA PRATICA
Se sei nuovo all’Yijing o se hai già qualche esperienza, ti invito a esplorare questo antico testo con una mente aperta e un cuore ricettivo.
Il processo di consultazione è come un rito, un momento sacro in cui puoi fermarti, fare silenzio dentro di te e ascoltarti.
L’Yijing non è solo uno strumento per risolvere i problemi quotidiani, ma una guida per approfondire la conoscenza di te stesso.
Con pazienza e dedizione l’Yijing ti accompagna in un percorso di crescita interiore, di consapevolezza e di armonia con il Tao.
CONCLUSIONE
L’Yijing è più di un semplice libro: lascia che sia la tua guida, il tuo compagno di viaggio in questo meraviglioso percorso di scoperta e trasformazione che è la vita.