Da sempre utilizzato nell’antica Cina come “bussola” per permettere all’individuo di orientarsi nelle proprie scelte, il Bazi è ancora oggi uno strumento attualissimo per rispondere alle domande fondamentali dell’essere umano.
Il Bazi è un sistema completo di astrologia che affonda le sue radici nel pensiero antico cinese.
Per comprenderlo e apprezzarlo bisogna quindi partire dal contesto in cui è nato e si è sviluppato. Le prime testimonianze relative al Bazi risalgono all’era delle cinque dinastie (907-978 d.C.) e più precisamente alla dinastia Tang. Il padre fondatore di questo studio astrologico complesso e articolato è considerato il grande maestro Xu Zi Ping, anche se quest’arte affascinante sembra essere in realtà frutto del lavoro di diversi maestri illuminati taoisti. Nel corso dei secoli il Bazi si è evoluto fino ad arrivare ai nostri giorni.
La sua origine è antica e intrisa di principi filosofici legati alla cosmogonia taoista, espressione massima della cultura del tempo. Per comprendere al meglio il Bazi è quindi necessario fare una piccola digressione sul pensiero da cui origina.
L’ANTICA COSMOLOGIA CINESE
Nell’antico pensiero cinese l’universo ha origine da un grande vuoto, rappresentato graficamente dal WUJI, immagine di un cerchio vuoto al suo interno per rappresentare il vuoto cosmico in una assoluta assenza di polarità. All’inizio del mondo non c’era dunque altro che una grande energia. Nel pensiero circolare cinese un concetto non esclude mai il proprio opposto: il grande vuoto originale era tale solo in apparenza, in realtà conteneva già potenzialmente in sé ogni cosa. Questo vuoto era solo un accumulo di energia (Qi), espressione della grande forza creatrice dell’Universo, che nel suo movimento – dapprima lento poi vorticoso – creerà due polarità energetiche differenti: lo Yin e lo Yang.
Il mondo fenomenico, nelle sue infinite forme e manifestazioni, prenderà corpo dal mescolarsi di queste due energie primarie e fondamentali.
Yin e Yang si applicano a qualsiasi aspetto della realtà e, pur sembrando opposte, sono invece profondamente connesse e complementari: non esiste l’una senza l’altra e insieme determinano il ritmo della vita e il dinamico e costante funzionamento dell’Universo.
In questa visione, l’uomo si colloca tra Cielo Yang e Terra Yin, riceve gli influssi dell’uno e dell’altro e ha il compito e la possibilità di combinare in modo armonico queste due energie, che esistono anche dentro di sé, per ritrovare l’unità originale perduta.
QI, OGNUNO HA IL SUO…
Un ruolo fondamentale in questo processo è rivestito dal Qi, che si trasforma e trasforma le cose, l’ambiente e gli esseri sviluppando la propria attività tra i due poli Yin e Yang. È il Qi, questa energia potente, a generare e sostenere la vita in natura, nel cosmo e all’interno di ogni essere vivente. Ciascuna persona ha il proprio Qi e conseguentemente esprime la propria vitalità e sé stesso in modo unico e irripetibile.
Nel pensiero antico taoista quindi, il mondo non è altro che uno scambio di energie e poiché l’uomo è inserito all’interno del Cosmo, gli stessi principi dello Yin e dello Yang vivono in lui e ne determinano lo stato di salute, le sue peculiarità, la qualità della sua vita e la sua capacità di armonizzarsi al flusso del Qi cosmico che scorre fuori e dentro di lui.
La costante interazione e trasformazione di Yin e Yang porta poi alla manifestazione dei cinque elementi costitutivi della realtà che rappresentano gli stadi di espressione e trasformazione dell’energia. Questo modo di leggere ogni aspetto della dimensione fenomenica prende il nome di “Teoria dei Cinque Movimenti”, nota in Occidente anche come “Teoria dei Cinque Elementi” o delle “Cinque Fasi”.
UN FLUSSO POSITIVO
I Cinque Movimenti possono essere intesi come cinque qualità tra loro interagenti che consentono di interpretare qualunque fenomeno del macrocosmo o del microcosmo. Ciascun movimento ha un proprio nome metaforico, capace di fornire informazioni e indicazioni sulle proprie caratteristiche specifiche. I Cinque Movimenti sono dunque definiti da nomi di sostanze presenti in natura, differenti nella loro forma e comportamento perché diverse sono le energie e le dinamiche energetiche che li abitano. I loro nomi sono: Acqua, Legno, Fuoco, Terra e Metallo. L’intero pensiero cinese è intriso tutt’ora da queste nozioni basilari, presenti nella cultura di quel popolo già diversi secoli prima dell’era cristiana.
I cinque elementi regolano l’equilibrio e l’armonia del fluire del Qi, sia a livello generale sia in ogni singolo individuo: se riescono a fluire pienamente l’individuo godrà di buona salute e di una vita armoniosa, in caso contrario, laddove le energie rimangano bloccate oppure esista un disequilibrio vuoto/pieno in alcune di esse, compariranno disarmonie, tensioni o confusione sia fisiche che mentali o emotive, in una costante interazione in cui ogni piano influenza l’altro, nel bene e nel male.
IL BAZI E LE CINQUE ARTI
Il Bazi si colloca quindi all’interno di questa visione ampia e articolata nella quale l’uomo non si considerava separato dal cosmo ma parte integrante del tutto. La ricerca di armonia e di un giusto fluire del Qi dentro e fuori di sé era considerata necessaria e centrale per condurre
una vita appagante e la si perseguiva in ogni ambito. Le cinque categorie metafisiche tradizionali cinesi, chiamate Wu Shu, cioè Cinque Arti, se interiorizzate e comprese, dovevano portare l’individuo alla propria piena realizzazione e al ricongiungimento con il Tao, con l’Uno, origine di ogni cosa.
Il Bazi è parte integrante delle Cinque Arti (Wu Shu), appartiene alla categoria Ming Xue (studio del De- stino), che si basa su calcoli numerologici legati alla data di nascita. Il Bazi cerca di individuare le forze in gioco che governano le peculiarità di una persona e conseguentemente il suo destino.
Bazi significa letteralmente otto caratteri (“Ba”= otto, “Zi”= caratteri) ma è noto anche con la definizione di “carta dei Quattro Pilastri” poiché gli otto caratteri sono organizzati in quattro coppie suddivisi verticalmente in colonne composte da due caratteri ciascuna. Lo schema si legge in verticale (i pilastri per l’appunto) da destra a sinistra e mostrano quali energie del Cielo e della Terra erano presenti nell’ora, giorno, mese e anno della nascita della persona.
Non deve stupire che in questo tipo di astrologia venga considerato non solo l’influsso celeste ma anche quello terrestre: poiché in questo pensiero l’uomo è sempre coinvolto dagli scambi energetici che avvengono costantemente tra Cielo e Terra: ogni avvenimento che lo riguarda è sempre permeato da entrambe queste influenze.
Si riteneva pertanto che il bambino ricevesse al momento della nascita un’importante imprinting energetico da parte del Cielo, associato inevi- tabilmente al Qi unico e presente nel luogo terrestre in cui nasceva, comprese le condizioni climatiche esistenti al momento.
La lettura del Bazi permette quindi di riconoscere quali fossero le influenze che hanno determinato l’imprinting energetico della persona, rendendola così unica e legata al destino affidatole dal Cielo.
La Carta dei 4 Pilastri
Nella carta vengono riportati in alto 4 qualità celesti (che corrispondono ai 5 elementi declinati nella loro espressione Yin e Yang) e in basso si trovano invece le influenze terrestri, che corrispondono ai 12 animali dello zodiaco cinese ben noti qui in Occidente.
A questa si aggiungono i Pilastri della fortuna: 10 coppie Cielo-Terra che indicano quali transiti temporali accompagneranno la persona, mostrandole le influenze esterne che lo coinvolgeranno nel corso della propria vita.
DIVENTARE PADRONI DEL PROPRIO DESTINO
Ciò che rende il Bazi speciale e interessante è proprio la possibilità di vedere chiaramente quale destino ci è stato dato dal Cielo al momento della nascita: questo aspetto è detto Ming (mandato celeste) e rappresenta la nostra costituzione innata. Alla propria natura e origine sono legati i talenti personali, i propri limiti e – in base a questi – la capacità della persona a superare più o meno facilmente le proprie sfide, avendo chiaro quali saranno gli ambiti in cui più agevolmente potrà avere successo. Il Bazi potrà anche fornire consigli pratici per affrontare situazioni personali o relazionali, in conformità a quanto emerge dalla carta della persona.
Un detto cinese afferma: “Anche se non puoi decidere quali carte ti capiteranno puoi scegliere come giocarle”. È possibile, in altre parole, utilizzare al meglio le proprie capacità, collocandole negli ambiti a noi più favorevoli.
Il Bazi riesce a dare una visione chiara dell’insieme, poiché consente a ciascuno di capire e osservare come il Qi fluisce (o non fluisce) all’interno di sé, decifrando interazioni, compatibilità, conflitti e combinazioni diverse tra i differenti aspetti della vita. Ne deriva un aiuto effettivo alla persona, nel capire con grande accuratezza e sorprendente precisione il proprio carattere, la propria natura, le compatibilità in ambito personale e lavorativo, in una parola il proprio percorso di vita, distinguendo immediatamente quali siano momenti e situazioni propizie, quali quelle di particolare difficoltà e negatività.
“Dominare gli altri è forza. Dominare se stesso è il vero potere”
Lao Tze
NON DISPERDERE LE ENERGIE
Quest’ultimo aspetto funziona come una sorta di “previsione meteo” personale. Nel Bazi ai 4 pilastri della personalità si affiancano infatti i cosiddetti 10 Pilastri della Fortuna che mostrano alla persona le influenze esterne che lo coinvolgeranno nel corso della vita. Si tratta di veri
e propri “transiti” temporali che nel pensiero cinese sono associati al concetto di “Yun” (Fortuna), da intendersi come una serie di circostanze più o meno favorevoli su cui la persona ha la possibilità di agire, scegliendo la strategia più adatta in base agli strumenti a propria disposizione per ottenere il miglior risultato e profitto possibili.
Non si tratta quindi di “predestinazione” ma di consapevolezza, per questo i cinesi dicono: “Non potrai mai avere ciò che non sei destinato ad avere” intendendo che ci sono cose non presenti nella propria costituzione energetica. È possibile spiegare questo passaggio considerando che su determinati ambiti una persona potrebbe non avere qualità sufficienti e adatte per giungere al risultato desiderato, dunque in quella situazione è “fuori posto” perché non gli appartiene. Saperlo è utile per non disperdere inutilmente energie in una direzione inopportuna.
BAZI: STRUMENTO DI CONSAPEVOLEZZA ED EMPOWERMENT
Oggi, come nell’antichità, il Bazi costituisce un vero e proprio strumento di consapevolezza ed empowerment poiché permette alla persona di conoscere meglio se stessa e i propri talenti, può capire quale posto nel mondo sia venuta ad occupare in modo da potere così fare scelte guidate dalla propria saggezza, scelte basate sulla propria verità.
Il Bazi offre la risposta a domande come:
“Come posso migliorarmi?”
“Su quali delle mie risorse posso puntare per risolvere questo problema?”
“Perché finisco sempre nella stessa situazione frustrante?”
“Quale atteggiamento mi porta a fare sempre lo stesso errore?”
Il Bazi dona all’individuo la grande possibilità di agire cambiando, laddove sia necessario, per evolvere, migliorare e realizzare sé stesso. Come un grande saggio, il Bazi svela il libro della Vita a chi si rivolge a lui, lasciando poi alla persona la responsabilità delle proprie scelte e della via da percorrere.
È un prezioso aiuto per chiunque senta un sincero slancio verso il miglioramento e il ricongiungimento a quell’Uno da cui proviene e di cui il proprio Qi è la sua personale espressione.
RICONGIUNGIMENTO UOMO- COSMO
Per questo non si può considerare il Bazi come un semplice “oroscopo cinese”. Lo studio del Bazi è un’arte complessa ed estremamente ricca di significato che contribuisce da sempre all’evoluzione e al benessere dell’essere umano, permettendo all’individuo di riconoscere il legame indissolubile che lo rende parte dell’Universo e di sentire con fiducia la connessione con il Tutto che sostiene la sua vita e il Cosmo intero.
Una risposta su “Bazi: un valido strumento di autoconoscenza”
Buonasera, a chi potrei rivolgermi per una lettura affidabile del mio ba-zi?Grazie